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Bonus 110%, ecco i costi massimi per fare i preventivi corretti

Bonus 110%, ecco i costi massimi per fare i preventivi corretti

Costi e asseverazioni: le nuove regole

Superbonus del 110%, un altro passo in avanti. Dopo i primi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, via libera infatti a due decreti attuativi con le regole che potranno aiutare le famiglie e i proprietari di appartamenti in condomini a valutare meglio la portata dei costi cui vanno incontro nel caso vogliano programma interventi di riqualificazione approfittando del maxi sconto fiscale.

I due decreti – appena pubblicati dal ministero dello Sviluppo economico, il Mise – si riferiscono a come comportarsi per recepire, predisporre e trasmettere il parere tecnico di un professionista (l’asseverazione) sugli interventi di riqualificazione energetica agevolati con il superbonus. E, secondo decreto, per fissare i nuovi requisiti tecnici e soprattutto i massimali di costo di ciascun singolo intervento: s tratta in quest’ultimo caso dei limiti in termini di euro al metro quadrato ed euro al Kw entro cui si deve restare per poter sfruttare l’agevolazione fiscale. Si tratta di una sorta di tariffario (per i valori fissati vedi tabella qua sotto), i cui costi esposti nella tabella allega al decreto ministeriale si considerano al netto di Iva, delle prestazioni professionali e delle opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie necessarie per completare l’intervento.
La ragione di questo “tariffario” base sui costi è in una sorta di controllo indiretto su eventuali “indebiti aumenti di costo a carico dello Stato” spiega il ministero. I valori minimi servono, inoltre soprattutto alle famiglie e ai singoli provati per valutare i preventivi e, dall’altra, a tecnici e professionisti del settore chiamati ad asseverare i lavori. Il decreto ministeriale, proprio in questa direzione di verifica, contiene anche le procedure di controllo e i criteri per ispezioni e controlli a campione sulla regolarità delle applicazioni.

I documenti per certificare i lavori

Il secondo decreto, invece, precisa quali atti, documenti e tempi bisogna rispettare e trasmettere all’Enea per asseverare gli interventi di riqualificazione energetica agevolati con il Superbonus 110%. In particolare le norme precisano che che l’asseverazione può riguardar sia gli interventi già conclusi, sia le opere, ma con uno stato di avanzamento superiore al 30% dell’opera complessiva. Il tecnico o professionista che procede alla verifica dovrà poi apporre il timbro del Collegio o dell’Ordine professionale di appartenenza sul documento. Questo perché il decreto Rilancio stabilisce che l’asseverazione deve essere redatta esclusivamente da un tecnico o professionista iscritto all’Albo o all’Ordine sotto le cui regole svolge la libera professione.

Costituiscono poi un dato essenziali del documento di asseverazione la dichiarazione con cui il tecnico esplicita di voler ricevere ogni comunicazione con valore legale a un indirizzo di posta elettronica certificata e la dichiarazione che il massimale della polizza allegata è adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle asseverazioni o attestazioni: il massimale della polizza deve essere superiore a 500mila euro.

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Per quanto riguarda i tempi, invece, il decreto precisa che il documento di asseverazione dovrà essere compilato e trasmesso online nel portale informatico dell’Enea (www.enea.it) entro 90 giorni dal termine dei lavori. A quel punto e per ogni documentazione invita all’Enea, scatterà una sorta di verifica sui requisiti corretti del beneficiario perché acceda al superbonus (condomìni, persone fisiche, Iacp o assimilati, cooperative di abitazione, associazioni e società sportive dilettantistiche) e che i dati tecnici e i costi siano conformi ai valori della tabella sui requisiti e massimali di costo.

Ultimo dettaglio, proprio sugli accertamenti: ciascuno dei due decreti del ministero, prevede infatti specifici controlli, a campione e più approfonditi, sul reale possesso dei requisiti per l’accesso al superbonus 110%. Lo stesso approccio, oltre al contenuto e alle modalità di trasmissione dell’asseverazione e dei requisiti per gli interventi di efficientamento energetico, sono state decise anche le modalità per l’accertamento di eventuali asseverazioni infedeli: nel caso di irregolarità sono previste sanzioni da 2mila a 15mila euro.