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Bonus 110%, la sanatoria degli abusi apre allo sconto

Bonus 110%, la sanatoria degli abusi apre allo sconto

La corsa alla sanatoria

Il rebus difformità edilizie sul bonus 110%. E ora in mezzo scende anche il Catasto, ma per dare una mano e rendere le procedure più snelle e più veloci. Fra le novità introdotte con il decreto Agosto il Fisco ha infatti chiarito che ogni irregolarità edilizia di lieve entità non pregiudica l’ottenimento del superbonus 110%.

Il tema delle difformità e abusi edilizi presenti negli appartamenti all’interno dei condomini, infatti, resta un tema al centro delle domande specifiche rivolte all’Agenzia delle Entrate, proprio perché possono esserci, all’interno di uno o più abitazioni condominiali, delle condizioni da sanare più o meno conosciute dagli stessi proprietari delle case. La legge ha stabilito che se l’irregolarità urbanistica non riguarda le parti comuni e il divario massimo consentito rispetto alle misure previste per altezze, superfici, cubature e distacchi rientra nel 2%, l’abuso non blocca la possibilità di realizzare i lavori previsti.
Con questa importante premessa diventa centrale anche un terzo portale della pubblica amministrazione, ovvero quello del catasto online, che permette via web di correggere possibili imprecisioni o errori riscontrati nei dati catastali, ma anche di ottenere i nuovi documenti una volta sanato l’abuso.

Oltre alla consueta procedura che prevede di rivolgersi agli uffici territoriali dell’Agenzie delle Entrate, è possibile richiedere l’accesso telematico al catasto attraverso il “contact center” disponibile sul sito istituzionale.

Il servizio online del Catasto

Il servizio online è finalizzato esclusivamente alla correzione degli errori presenti nelle banche dati catastali e può essere utilizzato solo per alcune tipologie di richieste e segnalazioni. Rientrano in questa tipologia gli errori sull’intestatario dell’immobile, come informazioni anagrafiche, indirizzi, codici fiscali, ma anche gli errori sui dati dell’immobile.

Il web form di richiesta, infatti, deve essere compilato con gli identificativi catastali dell’immobile e attraverso gli estremi dell’atto notarile di acquisto, della dichiarazione di successione, della denuncia al catasto di nuova costruzione o di variazione o altro documento comprovante l’avvenuta variazione. È possibile segnalare anche situazioni di incoerenza per “fabbricato mai dichiarato” e in questo caso le segnalazioni possono riguardare solo i fabbricati presenti negli elenchi pubblicati sul sito internet dell’Agenzia, oppure variazioni sull’immobile che riguardano casi più particolari e che necessitano di tecnici professionisti, come richieste di regolarizzazione, numero dei vani o altro.

Una volta inoltrata la richiesta il servizio invia, all’indirizzo e-mail indicato dall’utente, un messaggio di avvenuta presa in carico, il numero identificativo assegnato da utilizzare in eventuali ulteriori comunicazioni, e l’eventuale indicazione di recarsi presso l’ufficio se la richiesta di correzione non rientra tra gli argomenti trattati dalla procedura telematica, come ad esempio in caso di sollecito per la trattazione di atti di aggiornamento presentati e non ancora evasi o richieste generiche.