Bonus 110%, i documenti da tenere per i controlli
Tutta la documentazione da conservare
Non è solo una questione burocratica. O almeno non così imponente come quella richiesta per predisporre la documentazione necessaria per la scelta della cessione del credito. Alla fine, in questo caso, i documenti da preparare sono 38. Al momento.
In questo caso la questione è un’altra. Il riferimento in questo caso è a fatture o ricevute fiscali che comprovino le spese effettivamente sostenute per poter accedere al bonus del 110%. Ma anche la ricevuta del bonifico attraverso il quale è stato effettuato il pagamento. Copia dell’asseverazione trasmessa all’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) o depositato allo sportello unico.
È questo l’elenco dei documenti che devono essere custoditi dal contribuente ai fini del superbonus, con alcune specifiche: se gli interventi riguardano parti comuni degli edifici deve essere conservata la copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione delle spese. Documentazione questa che può essere sostituita dalla certificazione rilasciata dall’amministratore del condominio. Per i lavori invece effettuati dall’inquilino, deve essere conservata la dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori.
Per quanto riguarda il bonifico comprovante il pagamento dei lavori occorre ricordare che deve essere appunto effettuato un bonifico, bancario o postale, dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è stato effettuato.
Chi rilascia i documenti
Possono essere utilizzati i bonifici predisposti dagli istituti di pagamento appositamente ai fini dell’ecobonus o della detrazione per il recupero del patrimonio edilizio. In merito alla copia dell’asseverazione trasmessa all’Enea è utile ricordare che per ottenere il superbonus e, eventualmente, esercitare le opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito, è necessario acquisire la certificazione (asseverazione) del rispetto dei requisiti tecnici degli interventi effettuati e la dichiarazione della congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
Per gli interventi di efficientamento energetico l’asseverazione deve essere rilasciata da un tecnico abilitato, e inviata online, all’Enea. Per questo obiettivo sono stati predisposti modelli specifici. Per quanto riguarda invece gli interventi antisismici la dichiarazione, effettuata da professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione lavori e collaudo statico, riguarda l’efficacia degli interventi e la congruità delle spese. L’asseverazione è rilasciata al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori. Nel caso in cui il contribuente scelga di utilizzare il superbonus per lo sconto in fattura o la cessione del credito deve richiedere anche il visto di conformità.
Ovvero il visto dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. Il visto viene eseguito dai soggetti incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni, come commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro, e dai Caf, che sono tenuti a verificare la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai professionisti tecnici. Non ultimo, i professionisti che rilasciano attestazioni e asseverazioni devono stipulare una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni e, comunque, non inferiore a 500.000 euro, al fine di garantire ai propri clienti e al bilancio dello Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata.